Via in Arcione (R. II - Trevi) (da via della Panetteria a vicolo del Gallinaccio)
Due pareri: dalla famiglia Archimonii, ivi dimorante, o da “vico o Foro Archimonio", dove si riunivano i mercanti Greci per la vendita delle loro merci. [1]
Con questa denominazione, due chiese scomparse: San Lorenzo in Arcioni e San Niccolò in Arcioni. San Lorenzo in Arcioni, anteriore al XII secolo, perché iscritta nell´elenco di Cencio Camerario (1192), forse situata all’angolo di via Capo le Case e via Due Macelli; San Niccolò in Arcioni, anteriore al X secolo, fu concessa all’Ordine dei “Serviti”, nel 1560, da Pio IV (Giovanni Angelo Medici - 1559-1565) e ricostruita, perché fatiscente, nel 1616. Fu ristrutturata nella prima metà del XVIII secolo, ad opera dell´architetto Girolamo Theodoli. Nel 1827 fu della Confraternita di Gesù, Giuseppe e Maria delle Anime Purganti, che la ebbe fino alla sua demolizione, per la costruzione del traforo, nel 1906. [2]
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[1] ) Vedi "via dei Serviti" (Trevi).
[2] Il quartiere sotterraneo in via in Arcione: Tra il 1969 ed il 1973, tra la via in Arcione e via dei Maroniti, in occasione dello scavo di un parcheggio di autovetture su più piani, è stata scoperta una zona di 1540 m² della VII Regione augustea risalente al III-IV secolo d.Ch.. I ritrovamenti riguardano delle “insule” costruite intorno ad un cortile porticato e delle “domus” signorili con affreschi e rivestimenti in marmo alle pareti. Gli edifici sono serviti da un sistema di vie in basolato ortogonali tra loro.
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